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Gasolio autotrazione

Il gasolio è il carburante per autotrazione che sta maggiormente beneficiando dello sviluppo tecnologico dei motori a combustione interna ad accensione spontanea, a ciclo diesel. E’ infatti in questo settore motoristico dove si sono registrate le innovazioni più importanti sia in termini di prestazioni che di consumi. Non è quindi un caso che progressivamente tali motori siano sempre più richiesti sulle autovetture anche di piccola/media cilindrata.

Il numero di cetano, le proprietà a freddo, come il punto di intorbidamento o il CFPP (Cold Filter Plugging Point), e la lubrificazione sono le caratteristiche più importanti del punto di vista dell’utilizzo del prodotto.

Il numero di cetano indica la capacità di auto-accensione di un gasolio. Tanto più alto è tale numero, tanto più facilmente il gasolio può auto accendersi nel motore diesel, in cui la combustione della miscela aria-carburante si verifica spontaneamente (motore ad accensione spontanea) grazie all’alta temperatura raggiunta nel cilindro al termine della fase di compressione. Oggi il minimo numero di cetano richiesto nei normali gasoli per autotrazione è 51.

Altra caratteristica importante per il gasolio autotrazione sono le sue proprietà a freddo, come ad esempio il punto di intorbidamento – che rappresenta in gradi centigradi la temperatura alla quale il carburante comincia a diventare opaco – e il CFPP (Cold Filter Plugging Point) che è la temperatura alla quale il prodotto non scorre più entro un determinato tempo all’interno di un determinato filtro.

Per tale ragioni il gasolio per autotrazione ha una sua “stagionalità” e durante il periodo invernale sono disponibili gasoli dedicati: per esempio il gasolio artico è pienamente efficiente fino a temperature prossime ai 21° sottozero.

La terza caratteristica rilevante ai fini dell’utilizzo del gasolio autotrazione e’ la lubrificazione, ovvero il potere lubrificante del gasolio stesso. A seguito delle continue riduzioni del contenuto di zolfo nei gasoli autotrazione per ragioni ambientali, il processo di desolforazione e’ stato sempre più spinto con la conseguenza però anche della eliminazione dei componenti che naturalmente conferivano al gasolio un potere lubrificante.